Bovini: prove di colina rumino-protetta per migliorare benessere e performance in avvio di lattazione

Bovini: prove di colina rumino-protetta per migliorare benessere e performance in avvio di lattazione


Si chiama periparto, e per una bovina è il periodo che copre i tre mesi precedenti e i tre mesi successivi il parto del vitello. Come è facile immaginare, per l'animale in allevamento si tratta di un semestre di grande delicatezza dal punto di vista metabolico.
Anzi, come precisano i ricercatori del Cerzoo - Centro di ricerca per la zootecnia e l'ambiente: «Questo periodo di transizione è la fase più critica della carriera della bovina da latte e i problemi infiammo-metabolici che compaiono in questa fase possono compromettere la successiva lattazione».

 

Esistono però alcune possibilità di intervento. A cominciare da integratori alimentari a base di colina. «La colina - ci spiega il Professor Erminio Trevisi, direttore del Cerzoo e del Dipartimento di Scienze animali, della nutrizione e degli alimenti (Diana) dell'Università Cattolica - grazie alla sua capacità di donare gruppi metilici, è in grado di svolgere numerose funzioni essenziali per il normale funzionamento delle cellule.
Essa interviene - prosegue Trevisi - nel ciclo della metionina, consentendo un suo risparmio e garantendo un'adeguata produzione di glutatione. Il coinvolgimento della colina nel ciclo della metionina fa in modo che essa abbia un ruolo nella metilazione del DNA. A livello epatico facilita la gestione degli acidi grassi non esterificati (NEFA) provenienti dalla lipolisi periferica, prevenendo la steatosi epatica. Il ruolo della colina nel metabolismo lipidico - conclude il professor Trevisi - è legato alla sintesi di fosfatidilcolina, la quale risulta essere fondamentale per la sintesi di lipoproteine».

 

Rumino-protezione e prove sperimentali

La colina sembra dunque avere un ruolo molto importante a livello metabolico, ma c’è una questione critica: essa è in grado di sostenere tutte queste attività solo se assorbita nell’apparato digerente e - parlando di bovini - solo se somministrata in forma rumino-protetta, perché diversamente, nel rumine, viene degradata dai microorganismi ruminali.
Il focus, dunque, si sposta sulla rumino-protezione, ed è per questo che al Cerzoo sono state effettuate delle prove sperimentali per valutare l’efficacia della somministrazione di due integratori a base di colina differenti per la rumino-protezione nel corso del periparto di bovine da latte ad alta produzione.
Le indagini, svolte in collaborazione con Victor Sáinz de la Maza-Escolà, del Dipartimento di scienze mediche veterinarie dell'Università di Bologna, sono state svolte su ventiquattro bovine pluripare allevate presso la stalla sperimentale del Cerzoo.

Gli animali sono stati divisi in tre gruppi omogenei per caratteristiche produttive e fase di gravidanza:
- Controllo (dieta standard)
- Colina 1 (Ctr addizionata di colina rumino-protetta)
- Colina 2 (Ctr addizionata di un altro tipo di colina rumino-protetta)

Le bovine sono state monitorate nel periparto misurando l'ingestione di sostanza secca, l'attività motoria e ruminale, lo stato di ingrassamento, un ampio profilo immuno-metabolico, e la quantità e qualità di colostro e latte. I supplementi alimentari sono stati forniti da Vetagro srl e sono stati somministrati, mescolati con l'unifeed, a partire da 21 giorni prima del parto sino a 35 giorni dopo il parto.

 

I risultati

Tutte le vacche sono state alimentate ad libitum durante lo studio, ma l’ingestione di sostanza secca pre-partum è risultata inferiore di circa 1,4 kg/giorno nelle vacche riceventi la colina rispetto a quelle di controllo. Poiché non sono emerse differenze nelle performance preparto, i gruppi di bovine che hanno ricevuto la colina hanno mostrato una maggiore efficienza nell’utilizzo dell'energia in questa fase.
A livello della produzione di latte l'interazione "trattamento per tempo" è risultata significativa, ciò vuol dire che somministrando colina la produzione di latte, così come il contenuto di grasso, tendono ad aumentare nel periodo controllato.
Pur con differenze tra i due tipi di colina somministrata, questi risultati suggeriscono che la maggiore disponibilità di colina ha un effetto sull'utilizzo sia dell'energia che dei nutrienti della dieta. «È interessante - fa notare il professor Trevisi - come tale effetto si prolunghi nel tempo e si mantenga anche dopo il periodo di integrazione.
Inoltre, questi dati suggeriscono che la supplementazione di colina rumino-protetta nelle bovine in transizione contribuisca alla risoluzione dell'infiammazione che si verifica nel periparto, migliorando il livello di benessere e di performance in avvio di lattazione».

 

Cos'è Cerzoo

Il Centro di ricerche per la zootecnia e l'ambiente è l'azienda sperimentale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore che – recentemente rinnovata grazie al finanziamento di Fondazione Invernizzi che opera nell'ambito delle buone pratiche ecosostenibili e rispettose del benessere animale.
L'attività di Cerzoo spazia dunque dalla produzione, stoccaggio e valorizzazione nutrizionale dei foraggi, alla gestione efficiente delle bovine nelle diverse fasi di vita, alla tutela del loro benessere e alla riduzione delle emissioni di gas serra, alla produzione di latte in quantità e qualità, alla corretta gestione, stoccaggio e valorizzazione delle deiezioni.
Cerzoo ospita un moderno allevamento sperimentale di vacche da latte, dotato di strutture progettate per studiare applicazioni utili ad aumentare l'efficienza delle produzioni, il benessere animale e la sostenibilità in un’ottica di circolarità. È dunque una stalla nella quale le bovine sono dotate di sensori per verificare in continuo lo stato di salute, il peso, il comportamento alimentare e di varie attività, la quantità e la qualità delle produzioni.

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